
In occasione del 32° Convegno Studi FIC Vedere e Studiare Cinema (24-25 settembre 2021), abbiamo avuto l’onore di accogliere la partecipazione di Liliana Cavani. In dialogo con Francesca Brignoli e Barbara Rossi, l’incontro con la Cavani è stato un momento emozionante e umanamente molto arricchente. Al di là del opinioni personali, spesso molto contrastanti, sul suo cinema. Abbiamo scelto di rendere pubblica la trascrizione dell’incontro e condividerla con voi, grazie alla generosa disponibilità dei curatori: Arturo Invernici e Barbara Rossi”.
Introdotto da una carrellata dedicata al percorso cinematografico di Liliana Cavani, il dialogo tra la regista e la studiosa intende tracciarne il profilo autoriale dal punto di vista del rapporto con la critica e con il mondo intellettuale, mettendo a fuoco luci e ombre di una relazione dagli esordi ad oggi sempre intensa, che ha dato luogo ad approfondimenti e dibattiti in Italia, in Francia e negli Stati Uniti.

Francesca Brignoli ha dedicato al cinema di Liliana Cavani saggi e la monografia Liliana Cavani. Ogni possibile viaggio (2011). Autrice di volumi (con Nuccio Lodato Orson Welles. Quarto potere, 2015; con Micaela Veronesi Il cinema arte dei corpi, 2019) e di saggi (Barbara Hammer: fare cinema è mettersi al mondo, 2021); si è occupata di attorialità (Charlotte Rampling nel cinema italiano. Una presenza allarmante, 2017; Anomalo, morbido, marginale. Mickey Rourke e il Queer come luogo politico di identificazione, 2019) e fenomeni crossmediali (Identificazione pop di un corpo femminile irregolare. Il caso Gianna Nannini, 2018). Partecipa dal 2015 a FAScinA (Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivi). È dipendente del Comune di Pavia.
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