Bergamo e Brescia, le città illuminate dal cinema… a Brescia!

Bergamo e Brescia, le città illuminate dal cinema… a Brescia!
Cinema Nuovo Eden, Brescia
sabato 25 novembre e sabato 2 dicembre

Il 34° Convegno studi “Vedere e Studiare Cinema” organizzato da FIC – Federazione Italiana Cineforum (Bergamo, 29-30 settembre 2023) fa tappa a Brescia! Come parte del progetto Cinema al cuore per l’anno della Capitale Italiana della Cultura, Bergamo e Brescia, le città illuminate dal cinema è un omaggio alle due città viste nel loro rapporto con il cinema, anzi, illuminate dal cinema: il loro “saper fare” nel settore audiovisivo, i luoghi utilizzati come set, i protagonisti (registi e attori), le produzioni indipendenti locali.

Una ricognizione tra le due città capoluogo e i rispettivi territori nel cinema italiano dagli anni ’40 del Novecento a oggi; due città e due territori che, tra produzioni italiane e internazionali, hanno saputo ricavarsi uno spazio sia nell’immaginario più strettamente cinefilo che in quello più dichiaratamente popolare. A chiudere: uno sguardo sul presente, sull’attività di produzioni indipendenti che lavorano con passione e capacità nella realtà bresciana e bergamasca tra ricerca, documentario e fiction.

Entrando nello specifico:

Sebastiano Pacchiarotti, dottorando di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si concentreranno invece sulla rappresentazione filmica di Bergamo nelle produzioni sia nazionali che estere, con particolare attenzione alla Città Alta, e sulle differenti letture che di volta in volta ne hanno evidenziato le particolarità storiche, architettoniche e simboliche.

Paolo Fossati, critico cinematografico, docente all’Università degli Studi dell’Insubria e all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, traccerà una mappa della realtà produttiva indipendente bresciana a partire dagli anni ’80 a questi ultimi, sottolineandone la vivacità della ricerca, le attenzioni riscosse in ambito documentaristico e la dinamicità multiculturale mostrata in anni recenti.

Enrico Danesi, critico cinematografico e giornalista bresciano, traccerà un panorama storico sul rapporto tra i luoghi di Brescia come possibili set e il cinema, descrivendone la parabola che da una dapprima tiepida attenzione hanno portato al momento importante ma, per così dire, irrisolto, costituito dagli anni ’70 fino alle nuove prospettive apertesi a partire dagli anni Duemila.

Lorenzo Rossi, assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi dell’Insubria, critico cinematografico e redattore di Cineforum Rivista, analizzerà il mondo delle produzioni indipendenti bergamasche per mostrare come esse si posizionano nella tradizione e nella memoria della città utilizzando linguaggi fatti di generi e stili differenti per raccontarne la ricchezza artistica e culturale del territorio.

A corredo del convegno, e quindi degli incontri a Brescia, il numero speciale monografico extra di Cineforum Rivista, che riprende gli argomenti del convegno, ampliandoli però con l’aggiunta di ulteriori sezioni: una dedicata ai registi bergamaschi e bresciani che – ciascuno con le sue specificità stilistiche e con differente continuità – hanno trovato ispirazione nei luoghi della loro origine/formazione; un’altra costituita da quattro interviste agli attori bergamaschi più noti in questo momento, Alessio Boni, Maurizio Donadoni, Giorgio Marchesi e Giorgio Pasotti; infine, una sezione in cui il tema delle location viene approfondito con l’analisi storico/critica di sequenze provenienti da film d’autore italiani e stranieri.

Il convegno e il numero speciale di Cineforum Rivista sono a cura di Adriano Piccardi.

Cinema Nuovo Eden, Via Nino Bixio n. 9, Brescia
Ingresso gratuito con prenotazione. Info su bresciamusei.com

Il programma:

Sabato 25 novembre, ore 10.30 – 12.00

Bergamo al cinema: Città Alta sul grande schermo di Sebastiano Pacchiarotti

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Nel corso dei decenni, Bergamo è stata in più occasioni scelta come location di numerosi lungometraggi, che ne hanno visto mettere in risalto in particolare i suoi luoghi più suggestivi e caratteristici. È soprattutto dal Dopoguerra che la città ha assunto questa particolare qualità cinematografica, con produzioni anche radicalmente diverse tra loro che hanno spaziato dal dramma storico alla commedia all’italiana, dal giallo a tinte fosche all’horror sovrannaturale. L’intervento, prendendo in considerazione un ampio corpus di produzioni sia nazionali che estere in un arco temporale che va dalla seconda metà degli anni ‘40 a oggi, intende offrire una panoramica sulla rappresentazione filmica di Bergamo – in particolare di Città Alta, la sua parte cinematograficamente forse più rilevante – focalizzandosi su come gli stessi luoghi siano stati, di volta in volta, interpretati secondo differenti letture, che ne hanno evidenziato le peculiarità storiche, architettoniche, socioculturali, quando non simboliche.

Sebastiano Pacchiarotti si è laureato nel 2022 presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi sul rapporto tra Cinema e Storia in chiave ucronica. Da novembre 2022 è dottorando di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove conduce una ricerca di mappatura, ricostruzione e valorizzazione dell’esercizio cinematografico nel territorio lombardo, con attenzione particolare verso le trasformazioni che la sala ha vissuto in prospettiva storica.

Riqualificare la periferia dell’impero: poesia e tenacia delle produzioni indipendenti bresciane di Paolo Fossati

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Brescia esprime un genius loci cinematografico grazie al tenace lavoro di una serie di professionisti del territorio. Un impegno che ha trovato il respiro del lungometraggio per merito di Franco Piavoli, classe 1933, il maestro de Il pianeta azzurro (1981), anima della Zefiro Film con il figlio Mario, anch’egli regista. Paladino dell’indipendenza è Silvano Agosti, che nella provincia d’origine ha ambientato opere come Uova di garofano (1991) e si è fatto testimone della Storia con Brescia 1974. Strage di innocenti (1994). Pilastro produttivo è Albatrosfilm, fondata nel 1986, attiva su una cinquantina di progetti audiovisivi all’anno e che esprime piglio cinematografico in opere come 2 mesi Brescia 2020 di Ale Milini e Nicola Lucini. Ci sono poi il veterano Marco Preti, pluripremiato documentarista alla guida di Coral Climb Production, fondata nel 1985 e, dal 2011, la dinamica 5e6, con in scuderia Elia Moutamid (Talien, Kufid e il recente Maka), Andrea Grasselli e Suranga Katugampala.

Paolo Fossati (Brescia, 1976) è critico cinematografico per “Il Giornale di Brescia” e “Il Ragazzo Selvaggio”, ha scritto per “Duel”, “Duellanti”, “EffettoNotte” e l’“Illustratore Italiano”. È docente all’Università degli Studi dell’Insubria e all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, conduce dal 2007 la rassegna cinematografica dedicata alle scuole del Cinema Nuovo Eden, Fondazione Brescia Musei. È stato speaker di TEDxBrescia e ha co-diretto Mamme Volanti (2022), selezionato dal CNC per “Dieci corti in giro per il mondo”.

Sabato 2 dicembre, ore 10.30 – 12.00

Un secolo (breve) di set bresciani di Enrico Danesi

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Brescia e il cinema: il fermento degli albori cinematografici e la sostanziale disattenzione dell’industria cinematografica verso la città e la sua provincia quali location, fino ad arrivare agli anni ’70, che rappresentano di fatto un’occasione mancata. Quindi, gli autori bresciani e l’assoluta non ascrivibilità a Brescia di autori/sceneggiatori talvolta associati ad essa (Luigi Comencini, Agenore Incrocci, Mario Camerini). Un’attenzione rivolta alla particolarità del Lago di Garda, per concludere con gli anni Duemila, che finalmente lasciano intravedere un lieve cambio di prospettiva.

Enrico Danesi, nato a Brescia nel 1968, ha alle spalle svogliati studi giuridici a Pavia e Granada. Ha fatto il direttore di un ufficio di programmazione cinematografica, il sindaco, il giornalista. È critico cinematografico per il “Giornale di Brescia”, testata per la quale segue anche la musica e la boxe (accoppiata strana, in effetti); collabora con “Teletutto”, in passato lo ha fatto con Radio Marconi e Radio Capital. Ha fatto parte della squadra di “Duel”, di “Duellanti”, ora di Duels.it. Ha inoltre scritto saggi per volumi collettivi di critica e storia del cinema. È sommelier e, poiché oltre al vino ama follemente pure il calcio (qui il binomio è meno bizzarro), fa il Responsabile della Comunicazione di Football Club Lumezzane.

Entre les murs. Storie di cinema indipendente nella Bergamo di oggi di Lorenzo Rossi

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Esiste un cinema indipendente a Bergamo? Anche se non è facile riuscire a mappare un fenomeno tanto discontinuo e sfumato come quello delle produzioni indipendenti – e nonostante l’ingombrante vicinanza con Milano e l’affollato panorama produttivo lombardo – di esperienze attive in questo campo nella città e provincia orobica ce ne sono diverse e tutte a loro modo peculiari. Negli ultimi anni infatti alcune realtà produttive hanno arricchito e reso variegata l’offerta cinematografica della bergamasca molto più che in passato. Un fatto che dimostra come la scelta di fare cinema in modo indipendente sia soprattutto sintomo della capacità di adattarsi ai cambiamenti e alle dinamiche sempre più complesse e alle nuove forme linguistiche del cinema contemporaneo. Questo intervento ha l’obiettivo di rintracciare le esperienze di cinema indipendente attive a Bergamo e provincia non tanto per fornirne una mappatura o ricognizione, ma per osservare come esse si posizionano nella tradizione e nella memoria della città e come – ognuna a modo suo – e sappia usare il proprio linguaggio (fatto di generi e stili differenti) per raccontare un territorio tanto ricco di arte, cultura e storia.

Lorenzo Rossi è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Si occupa prevalentemente, nell’ambito dei visual studies, del rapporto fra cinema, storia e arti figurative. È autore di monografie, saggi scientifici e articoli su volumi e riviste di cultura visuale di ambito nazionale e internazionale. È redattore della rivista “Cineforum” e collabora con diversi festival cinematografici fra cui il Torino Film Festival. Svolge inoltre l’attività di formatore di educazione all’immagine presso i ministeri della Cultura e dell’Istruzione.

Per Capitale Italiana della Cultura 2023, FIC – Federazione Italiana Cineforum è partner di AM!

In occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, l’Associazione Abbonamento Musei propone la tessera AM come strumento privilegiato per la partecipazione agli eventi del 2023, con particolare attenzione al pubblico residente e al pubblico di prossimità, obiettivo condiviso con FIC – Federazione Italiana Cineforum. AM sarà l’occasione per questo pubblico di accedere in maniera organica all’offerta culturale del 2023, integrando l’offerta museale con quella dello spettacolo dal vivo e degli eventi. AM diventa così un pass per conoscere e vivere gli eventi in programma.

Sei un abbonato a Cineforum Rivista o un tesserato di un circolo aderente alla FIC? Per te uno sconto dedicato di 5 euro sull’acquisto della tessera Abbonamento Musei Lombardia Valle D’Aosta (40 euro anziché 45 euro)*. Con la tessera accedi a tutti gli eventi del progetto “Cinema al cuore” e accumuli punti loyalty! Come? Basta inquadrare il QR code “Cinema al cuore” all’ingresso di ogni evento (biglietterie o punti di validazione). L’acquisto della tessera AM non è vincolante per l’accesso agli eventi di “Cinema al cuore”, ma se scarichi l’app e inquadri il QR code ad ogni accesso, puoi raccogliere punti e ottenere benefit! Tra i premi della campagna loyalty AM, FIC mette in palio 35 abbonamenti in formato digitale .pdf (valore 24 euro/cad.) e 15 abbonamenti cartacei (valore 40 euro/cad.).

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*La tessera consente l’ingresso libero ogni volta che lo si desidera, per 365 giorni dalla data di acquisto, ai siti culturali aderenti al progetto (musei, siti archeologici, ville, giardini e castelli, collezioni permanenti e temporanee, e alle mostre in essi allestite). Basta quindi presentare la tessera alla biglietteria del museo per ottenere il titolo di entrata gratuito.

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